La disumanità dell'uomo non si materializza soltanto negli atti corrosivi dei malvagi. Si materializza anche nella corruttrice inattività dei buoni.

Martin Luther King

Se vedi la carità, vedi la Trinità.

( Sant'Agostino )

martedì 3 settembre 2013





Sac. Dolindo Ruotolo

Apostolato Stampa - Napoli – Riano – Sessa Aurunca 1984



Parte Seconda (continuazione)

Cap. XVI

L'incontro con Maria Immacolata 

Se questo è l'incontro di un'anima con l'adorabile Trinità, se questa è la trionfante felicità di un'anima che fu macchiata della colpa originale, che fu peccatrice e si redense nel Sangue di Gesù, che fu macchiata da tante miserie e si purificò nel Purgatorio, che cosa ha dovuto essere l'incontro di Maria con l'adorabile Trinità? Essa non è sola immacolata, ma è l'Immacolata Concezione, tutta pura e tutta bella, è il riflesso più luminoso della purezza infinita di Dio.

Non è solo innanzi a Dio Uno e Trino, è nella SS. Trinità, come disse Essa stessa nell'apparire sulla terra: Eletta da Dio Padre, termine fisso del suo eterno consiglio, Madre del Verbo Incarnato, Sposa dello Spirito Santo.

Non è la favilla di un incendio di amore, è una fiamma di amore in una infinita fiamma, è una lode osannante nell'infinita gloria di Dio, è una creatura, ma tutta adombrata e splendente nella luce dello Spirito Santo: Magnificat anima mea Dominum! In Lei splendono come gioielli tutti i frutti della Redenzione, Essa è tutta nella luce del Verbo Incarnato, e il Verbo Incarnato è tutto suo, perché ne è madre: Esulta il mio spirito in Dio mio Salvatore. L’umile ed alta più che creatura, e Dio si compiace in questa sublime piccolezza che la congiunge totalmente a Lui: Guardò la piccolezza della sua serva. E’ beata nell'abbraccio dell'Infinito Amore e tutto il Paradiso, compiacendosi in Lei, l'acclama beata: Mi chiameranno beata tutte le generazioni. In Lei splende innanzi al coro dei Beati la potenza di Dio e la santità di Dio che la fece grande e santissima, ed Essa è luce riflessa dell'infinita potenza e santità di Dio, che rende beati i comprensori dell'eterna Maestà di Dio: Ha fatto in me cose grandi colui che è potente, ed il suo Nome è santo.

Maria raccolse nel suo Cuore la misericordia di Dio sul Calvario, la effuse su tutte le generazioni, la fa splendere in tutte le anime salvate dalla misericordia di Dio: la sua misericordia di generazione in generazione su quelli che temettero Dio. Essa rappresenta la vittoria di Dio sull'Inferno, la vittoria di Dio sugli orgogliosi rampolli dell'Inferno: Operò nella potenza del suo braccio, disperse i superbi nei pensieri del loro cuore. Gli orgogliosi e miserabili troni dei superbi sono disfatti, l'umiltà è in Lei esaltata nella più alta gloria, e Dio la corona Regina del Cielo e della terra: Depose i potenti dalla sede ed esaltò gli umili. Esaltò in Lei l'umiltà, perché Essa nella sua grandezza sterminata che ama ed adora Dio, non è semplicemente umile, ma è l’Umiltà. In Lei si compirono tutte le promesse di Dio; tutte le figure e le profezie si compirono nella sua divina Maternità, tutte le aspirazioni dei secoli si compirono nel Figlio suo... Essa non è solamente beata nell'eternità, Essa è Regina nella beatitudine del Paradiso, è Regina di materna misericordia per quelli che ancora peregrinano in terra, è Regina amorosa per le anime che si purificano nel Purgatorio. Dio l'abbraccia; l'abbraccio trionfatrice della morte, giacché il suo corpo è assunto con l'anima in Cielo.

Maria ancora una volta gli si dona nella sua profonda umiltà come sua ancella nei disegni del suo Infinito Amore in tutto il creato e nei secoli: Ecce ancilla Domini, e la felicità di Maria diventa gioia e felicità degli Angeli e dei Santi, diventa la più grandiosa festa del Paradiso, diventa armonia trionfante che invita a lodare il Signore.

Il Verbo, eterna lode di Dio, umanandosi in Lei, rese l'anima sua tutta una lode a Dio: Magnificat anima mea Dominum, e l'armonia di questa lode della più eletta creatura si effonde come invito di amore su tutte le creature...

Nei cieli, sulla terra, in ogni angolo dell'universo: Lodate il Signore nei cieli, lodatelo nell'eccelsa sua gloria.

Lodatelo, o Angeli suoi, mirabili schiere della sua potenza.

Lodatelo, o sole, o luna, o stelle fulgenti, lodatelo o cieli dei cieli, altezze sterminate, lodatelo!

Lodatelo, o acque, lodatelo, o terra e tutti i fenomeni che in te si realizzano, e tutte le creature che in te vivono: il fuoco, la grandine, la neve, la nebbia, il vento procelloso.

Lodatelo, o monti, o colline, o alberi fruttiferi, o cedri.

Lodatelo, o fiere selvatiche, o giumenti domestici, o rettili striscianti sulla terra, o uccelli volanti nell'aria.

Lodatelo, o Re della terra, lodatelo, o popoli tutti, lodatelo, o principi che li reggete, o giudici che li giudicate.

Lodatelo, o giovani, lodatelo, o vergini, lodatelo, o vecchi, insieme coi fanciulli, lodatelo tutti.

Lodino tutti il nome del Signore, perché solo il suo nome è eccelso, la sua maestà è sopra la terra ed il cielo, e dette alta potenza al popolo suo (Salmo 148) al popolo dei Beati che lo contemplano, vittoriosi del male, che lo adorano nella sua infinita grandezza, che lo esaltano per, le opere sue, che si beano della sua amorosa maestà.

La voce dell'amore esultante dei Beati del Cielo è come orchestra sonora, e come suono di trombe trionfali, come dolcissime note del salterio e della cetra, come timpani rullanti nell'applauso degli amorosi cori. come corde vibranti e melodiosi osanna, come crepitanti cembali sonori, esultanti nella gloria di Dio (Salmo 150).



L'applauso dei Beati


L'applauso dei Beati è come un cantico amoroso alla misericordia di Dio, alla infinita sua bontà che li rende felicissimi!

Tutte le ombre che in terra si addensarono sulla bontà divina sono dissipate nella visione dell'infinita bontà, tutte le gioie conquistate sono frutto della sua misericordia; erompe da tutti il coro dei Beati un cantico di lode, come riconoscimento della bontà e della misericordia di Dio in tutta la sua Provvidenza amorosissima:

Lodate il Signore perché è buono, perché in eterno è la sua misericordia.

Lodate il sommo ed unico Dio, perché in eterno è la sua misericordia.

Lodate il Signore supremo, perché in eterno e la sua misericordia.

Egli solo ha fatto cose mirabili, perché in eterno è la sua misericordia.

Egli ha creato i cieli con sapienza, perché in eterno è la sua misericordia.

Egli distende la terra sulle acque perché in eterno è la sua misericordia.

Egli ha fatto i grandi luminari del cielo, perché in eterno è la sua misericordia.

Ha fatto il sole per fargli dominare il giorno, perché in eterno è la sua misericordia.

Ha creato la luna e le stelle, per farle presiedere alla notte, perché in eterno è la sua misericordia.

Egli percosse gli Egiziani, e trasse Israele dalla schiavitù con grandi prodigi, perché in eterno è la sua misericordia...

Nella nostra miseria s'è ricordato di noi, perché in eterno è la sua misericordia, e ci ha liberati dai nostri nemici, perché in eterno è la sua misericordia.

Egli nutre ogni creatura, perché in eterno è la sua misericordia.

Lodate Dio del cielo, perché in eterno è la sua misericordia (Salmo 136).

Il cantico dei Beati alla misericordia di Dio, è l'atto di amorosa riconoscenza all'Infinito Amore che li rende felicissimi, senza timore dì alcun male. Il tempo è passato..., i suoi penosi ricordi si sono dileguati come nebbia innanzi al sole. La gioia è piena, la gloria è immortale, la felicità è eterna. Alleluia!...



Salvaci, o Gesù, portaci in Paradiso!

Noi siamo ancora pellegrini nell'esilio terreno, e gemiamo fra tanti pericoli..., salvaci, o Gesù!...

Sei venuto sulla terra per salvarci, ci hai arricchiti dei preziosi tesori del tuo Sangue, sei con noi nel Sacramento del tuo amore, ci vigili notte e giorno come amorosa mamma dal tuo Tabernacolo, non permettere che siamo ingrati al tuo amore, salvaci, o Gesù!...

Salvaci, portaci in Paradiso! Aiuta la nostra debolezza, asciuga le nostre cocenti lacrime, consola il nostro cuore desolato, liberaci dai pericoli dell'anima, salvaci, portaci in Paradiso!

A te fummo affidati, o Maria, sul Calvario, siamo tuoi figli, sei nostra Mamma, non ci abbandonare perché figli ingrati, abbracciati a te non possiamo perire, perché sei madre di misericordia... salvaci, portaci in Paradiso!...

O Gesù, o Mamma Maria, siamo nella valle di lacrime.... fate che vivendo uniti alla Divina Volontà la nostra valle fiorisca, le nostre lacrime diventino gemme, il nostro desolato cuore si dilati nell'eterna speranza... salvateci, portateci in Paradiso!...



IL MIO ADDIO ALLA TERRA


Ed ora, non sapendo quale sarà il giorno della mia morte, io anticipo col cuore tutto unito alla tua Volontà, il mio addio alla terra, dove passai pellegrino tra tante pene, dove fui un povero nulla, dove vissi nel pieno sentimento del mio niente, nella povertà che ho amata, nell'umiliazione che mi è stata compagna fin dai più teneri anni, lavorando per Te tra mille difficoltà, confidando unicamente in Te e nell'aiuto della mia dolcissima Mamma Maria.

Addio, addio, o povera terra desolata tra tante miserie, addio; scenda su di te la benedizione di Dio, in ogni angolo tuo si lodi Dio, in ogni tua dimora regni la pace... Addio! Ti vedrò dall'alto come atomo fuggente nello spazio, e ti benedirò ancora... Addio!

Addio, o Santa Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, madre mia e delle anime. Quando io nacqui tu mi generasti alla grazia, quando morirò mi partorirai alla gloria, per l'infinita misericordia di Dio. Addio a te che peregrini sulla terra, salve a te trionfante nel Cielo, a cui spero unirmi morendo.

Addio, o fonte battesimale, che mi facesti cristiano, figlio di Dio, fratello di Gesù Cristo, tempio dello Spirito Santo, figlio di Maria, addio!

Addio, o santi confessionali, che innumerevoli volte mi ridonaste la grazia e me l'accresceste nell'abbraccio della divina misericordia!

Addio, Tabernacolo della mia Chiesa, che mi aspettavi ogni mattina, ed ogni mattina ti aprivi per me... Tu depositario delle mie gioie e delle mie pene, del mio povero amore e della mia filiale fiducia, dei miei sospiri e dei miei desideri... Addio!...

Addio, o santa Chiesa dove fui consacrato Sacerdote... Addio casa dove fui educato al divino amore, e dove giunsi alla dignità sacerdotale... Addio, dolci ricordi di una vita umiliata... la più bella vita che io potevo avere sulla terra, donandomi tutto a Dio.

Addio, povera casa mia, povera stanzuccia mia, dove tra i gemiti del dolore, nella mia cara e profonda umiliazione, ho lavorato per la gloria di Dio... Addio, piccolo eremo dove ho meditato la mia nullità e la mia miseria, dove ho riparato, con Gesù e per Gesù, le colpe delle anime e dell'anima mia... Addio!...

Addio, o strade che ho percorso ogni giorno nella giovinezza, e poi curvo dalla vecchiezza, per donarmi a Gesù e donare Gesù alle anime, addio!

Parto dalla terra con l'anima piena di amore a Dio ed alle anime. Non ho avuto mai un sentimento di astio o di avversione per chi mi ha fatto del male. Non ho avuto neppure bisogno di perdonare, perché ho sempre pensato che l'unico ad aver bisogno di essere perdonato sono io; ho amato quelli che hanno intralciato il mio cammino nel glorificare Dio, pensando che avevano ragione di avversare tanta estrema nullità, tanta ignoranza, tanta miseria, che mi ha fatto sempre credere il più miserabile di tutti.

Morirò!... Al suono della mesta campana, non ci sarà di me che la misera spoglia mortale, e sia l'ultimo canto della mia nullità alla gloria di Dio che è tutto!... Dio solo! dirò con la mia morte... Confido in te, dirò nel mio disfacimento, nella speranza della finale resurrezione... Addio per sempre alla vita terrena... addio..

Mi chiuderanno in una cassa, che desidero poverissima, di legno grezzo, e sarà forse bagnata di lacrime per la carità di chi mi tollerò e mi compatì nella vita. Si abbasserà il coperchio di quella cassa come un ultimo addio... e sparirò dagli occhi umani per essere accolto da una povera fossa.

Se picchierete sul mio sepolcro, io dirò ancora: Confido in Dio! Confidate in Dio!

Sia gloria a te, mio Dio, a te solo nella mia nullità?...

Quando la mia bara sarà benedetta, sorridimi ancora, o Gesù, dal tuo Tabernacolo, abbracciami ancora con la tua misericordia, suggellami ancora col tuo amore, dimmi, o Gesù: Io sono la resurrezione e la vita!...

E fa che ogni cellula mia che si dissolve nella terra, canti la mia nullità e la tua gloria!

Napoli, 1959 Sac. Dolindo Ruotolo