Dipinto dell'esimio Artista Simon Dewey
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L’ABBANDONO
Su questa terra c’è un albero meraviglioso; la cui
radice o mistero! si trova in cielo. Sotto quell’ombre mai, nulla potrà ferire;
e senza timor di tempesta vi si può riposare. Amore è il nome di quest’albero
ineffabile; e il suo frutto dilettevole si chiama abbandono.
Questo frutto mi dà felicità, nella vita; e l’odor suo divino mi rallegra l’anima. Se lo tocco, mi pare un tesoro; se l’assaggio, mi è anche più dolce. Mi dà un oceano di pace in questo mondo; una profonda pace in cui sempre riposo.
Questo frutto mi dà felicità, nella vita; e l’odor suo divino mi rallegra l’anima. Se lo tocco, mi pare un tesoro; se l’assaggio, mi è anche più dolce. Mi dà un oceano di pace in questo mondo; una profonda pace in cui sempre riposo.
Anch’io, come la pratolina, schiudo il mio calice al
sole…mio dolce sole di vita, amabile Re! L’ostia divina è piccola come me…ma la
sua fiamma celeste, il luminoso suo raggio, mi fa nascer nell’anima il perfetto
abbandono…
Tutte le creature possono trascurarmi; vicino a te
non ne trarrò un lamento. E se anche tu, o divino Tesoro, mi lasci, priva delle
tue carezze voglio sorridere ancora: e attendere in pace, Gesù mio, il tuo
ritorno, perpetuando il mio canto d’amore.
Nulla mi inquieta, e nulla può turbarmi, la mia anima
vola più alta dell’allodola…il cielo è sempre azzurro al di là delle nubi,
presso le rive eterne dove regna il buon Dio! E in pace attendo la gioia delle
stanze celesti, mentre qui nel ciborio trovo il dolce frutto dell’amore.
(Santa Teresa di Lisieux, carmelitana scalza)