La disumanità dell'uomo non si materializza soltanto negli atti corrosivi dei malvagi. Si materializza anche nella corruttrice inattività dei buoni.

Martin Luther King

Se vedi la carità, vedi la Trinità.

( Sant'Agostino )

domenica 20 luglio 2014


Dipinto dell'esimio Artista Simon Dewey


Amati, siamo chiamati all’Amore.


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  L’ABBANDONO 

 Su questa terra c’è un albero meraviglioso; la cui radice o mistero! si trova in cielo. Sotto quell’ombre mai, nulla potrà ferire; e senza timor di tempesta vi si può riposare. Amore è il nome di quest’albero ineffabile; e il suo frutto dilettevole si chiama abbandono.

 Questo frutto mi dà felicità, nella vita; e l’odor suo divino mi rallegra l’anima. Se lo tocco, mi pare un tesoro; se l’assaggio, mi è anche più dolce. Mi dà un oceano di pace in questo mondo; una profonda pace in cui sempre riposo.


Anch’io, come la pratolina, schiudo il mio calice al sole…mio dolce sole di vita, amabile Re! L’ostia divina è piccola come me…ma la sua fiamma celeste, il luminoso suo raggio, mi fa nascer nell’anima il perfetto abbandono…

Tutte le creature possono trascurarmi; vicino a te non ne trarrò un lamento. E se anche tu, o divino Tesoro, mi lasci, priva delle tue carezze voglio sorridere ancora: e attendere in pace, Gesù mio, il tuo ritorno, perpetuando il mio canto d’amore.

Nulla mi inquieta, e nulla può turbarmi, la mia anima vola più alta dell’allodola…il cielo è sempre azzurro al di là delle nubi, presso le rive eterne dove regna il buon Dio! E in pace attendo la gioia delle stanze celesti, mentre qui nel ciborio trovo il dolce frutto dell’amore.

(Santa Teresa di Lisieux, carmelitana scalza)