Il
cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. (24, 35)
Vegliate
dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.
Questo
considerate: se il padrone di casa sapesse in quale ora della notte viene il
ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa.
Perciò anche voi
state pronti, perché nell'ora che non immaginate, il Figlio dell'uomo verrà.
(24, 42 – 44)
Allora
il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre
mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del
mondo.
Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi
avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete
vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.
Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto
affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere?
Quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato, o nudo e ti abbiamo
vestito? E quando ti abbiamo visto ammalato o in carcere e siamo venuti a
visitarti?
Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che
avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete
fatto a me. (25, 34 – 40)