La disumanità dell'uomo non si materializza soltanto negli atti corrosivi dei malvagi. Si materializza anche nella corruttrice inattività dei buoni.

Martin Luther King

Se vedi la carità, vedi la Trinità.

( Sant'Agostino )

mercoledì 20 agosto 2014

LA VITA DELLA MADONNA
 Secondo le contemplazioni
della pia Suora STIGMATIZZATA
Anna Caterina Emmerick

122 – Maria Santissima, “l’Arca misteriosa dell’Alleanza” Il commiato di Gesù dalla Madre Santissima ed il Battesimo

Vidi Gesù conversare cordialmente con il vecchio Eliud, il fratello di Zaccaria, amico della Santa Famiglia. Gli era stata affi­data la custodia della casetta di Nazareth durante l’assenza della Santa Vergine. 

Eliud chiese a Gesù notizie intorno alla sua missione e allora il Salvatore affermò di essere Lui il promesso Messia e dichiarò che Maria, sua Madre, era “l’Arca misteriosa dell’Alleanza”. 

Questi allora domandò a Gesù come mai fosse comparso solo in questi tempi e non prima; il Signore rispose che doveva nascere da una Vergine concepita senza la colpa originale; e finora nessuno, da Adamo fino a quel tempo, aveva ricevuto il privilegio goduto da Gioacchino ed Anna. 

Poi il Messia espose tutti gli impedimenti e le difficoltà che avevano causato il ritardo della sua venuta sulla terra.

La Visione del commiato di Gesù 
dalla Santa Madre.

Ebbi poi una visione in cui vidi Gesù accomiatarsi dalla San­ta Madre: Egli le disse che il suo cammino stava per cominciare e che sarebbe andato a farsi battezzare da Giovanni; poi l’avrebbe di nuovo riveduta presso Samaria e infine si sarebbe internato nel deserto. 

Il Redentore, dopo aver assicurato la Santa Madre del suo amore eterno per Lei, Le rivelò che ormai apparteneva a tutta l’umanità affinché si compisse la sua missione sulla terra. 

Gesù chiese perciò alla Madre di fare il sacrificio di lasciarlo andare, così l’Eterno Padre l’avrebbe ricompensata con regale gene­rosità. Il Redentore soggiunse che era prossima ad avverarsi la 
predi­zione di Simeone, secondo la quale una spada Le avrebbe tra­passato il cuore e l’anima. A questa dichiarazione vidi la Vergine diventare mesta e pensosa, ma si rassegnò subito alla Volontà di Dio. 

Gesù Le si manifestò, per questo suo sacrificio, amorevole e riconoscente. Quindi partì con Lazzaro verso Gerico per ricevere il battesimo da Giovanni. Dal Battista, sulle rive del Giordano, giungevano da ogni parte turbe di Giudei e di pagani. 

Lo stesso Erode aveva mandato i suoi incaricati per osservare la cosa. Giovanni, parlando ai suoi discepoli in merito all’imminente battesimo del Messia, disse tra l’altro: “Voglio indicarvi il luogo in cui Egli sarà battezzato”. “Osservate laggiù: le acque del Giordano si divideranno e si formerà un’isola!”. Appena egli pronunciò quelle parole, proprio in quell’istante le acque del fiume si divisero in due correnti e dalla biforcazione di esse sorse un’isoletta tondeggiante e biancastra. 

Era lo steso luogo attraverso il quale i figli d’Israele erano passati con l’Arca dell’Alleanza e dove Elia aveva diviso con il suo manto le acque. 

A quel fenomeno, gli astanti assai toccati nello spirito, prega­rono per ringraziare Dio. Poi costruirono un ponticello per passa­re su quell’isoletta, la quale fu recintata da dodici alberi. Gesù stava tra gli ascoltatori e Giovanni che si era già accor­to della sua presenza, si mostrava soddisfatto. Poi riprese a bat­tezzare. 

Dopo che battezzò per tutta la mattinata, anche il Salvatore si avvicinò a lui. Allora il Battista s’inchinò a Gesù e disse: “Io devo essere battezzato da Te e Tu vieni a me?”. 

Il Reden­tore rispose: “Lascia che adesso si faccia ciò! È necessario che si compia la volontà del Padre mio: che tu mi battezzi e che Io sia battezzato da te. 

Ma tu riceverai il Battesimo dello Spirito Santo e del sangue”. Intanto Giovanni teneva con la destra un piccolo recipiente con tre aperture dalle quali usciva l’acqua, che versò sulla testa del Salvatore.

Una parte dell’acqua Gli cadde sul viso; un’altra parte sul centro della testa e la terza sul lato posteriore. Mentre l’acqua scorreva sul Corpo di Gesù, il Battista pronunciò queste parole: “Yahweh, per mezzo dei Serafini e dei Cherubini, estenda la sua be­nedizione su di Te con scienza, fortezza e intelligenza. Poi, mentre Gesù usciva dall’acqua, i suoi discepoli, Andrea e Saturnino, 
lo velarono con un drappo affinché si asciugasse, quindi Gli porsero la sua tunica bianca. Mentre il Salvatore si trat­teneva in orazione sulla pietra, la voce dell’Altissimo scese su di Lui. 

Si udì allora una raffica di vento, subito seguita da un colpo di tuono, gli astanti guardarono verso l’alto timorosi e videro una figura candida e luminosa discendere dal Cielo. 

La figura alata scese sopra Gesù e scorsi il Cielo aperto, dove appariva il Padre Celeste. Contemporaneamente udii una voce: “Questo è il mio Figlio diletto, sul quale ripongo la mia compia­cenza!” 

Allora vidi Gesù tanto circonfuso di luce che lo si poteva appena guardare. Il suo viso era radioso e diafano. Gli Angeli numerosi Gli aleggiavano intorno. 

Sulle acque del Giordano scorsi però, a una certa distanza, Satana. Egli emergeva da una nube oscura da dove agitava una caotica moltitudine di esseri ripugnanti. Essi rappresentavano le potenze malefiche dell’inferno e tutto il male sulla terra, quanto vi era di peccaminoso e di orrido nel mondo fuggiva per la presenza dello Spirito Santo. 

Così lo Spirito di Dio si era manifestato, davanti alla gente, su Colui che doveva essere pietra viva della Chiesa.
(continua)